Pasta e ceci

alessia aloe

Può succedere che quando si parla di cucina vegetariana, ed ancor più di quella vegana, si vada in tilt sforzandosi di pensare ad un piatto astruso frutto di chissà quale trucco magico in cucina o, peggio ancora, si pensa a dei tristissimi piatti che per avere una sembianza di bontà devono necessariamente passare prima da un laboratorio chimico per qualche particolare processo! Ci si dimentica però dei piatti della tradizione che, con le dovute eccezioni di gusto personale, continuano a mettere d’accordo tutti almeno a tavola! Per intenderci meglio,  mi riferisco ai piatti delle nostre nonne, quelli che si mangiano fin da piccoli e che poi se “analizzati” un po’ da adulti sono i primi esempi di piatti sani, gustosi ed addirittura vegani! Mai dimenticare la bellezza della tradizione…e della mia fa parte questa splendida pasta e ceci, “maccarruni e ciceri” per l’esattezza, in cui metto a frutto tutta l’arte culinaria e l’amore trasmesso da mia nonna e da mia mamma!

E nella vostra tradizione, quale piatto sano e gustoso c’è?

Ingredienti per 6/8 persone:

  • Circa 1 kg e 100 g di “maccarruni” ( sempre tradizione vuole che i maccheroni siano sostituiti da un mix di vari formati di pasta, quindi questa ricetta è anche una soluzione per smaltire tutti i rimasugli della vostra dispensa);

Per il sugo:

  • circa 500 g di ceci secchi ( tenuti ammollo almeno una notte coperti di acqua ed un cucchiaino di bicarbonato, se possibile cambiando l’acqua un paio di volte);
  • 780 g di passata di pomodoro;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 3 rametti di origano;
  •  4-5 steli di finocchietto selvatico sbollentato;
  • olio extravergine d’oliva;
  • sale integrale;
  • peperoncino fresco o pepe nero ( eventuali).

Preparazione:

Sciacquate i ceci e fateli cuocere in abbondante acqua: una volta preso il bollore ci vorranno circa 40-50 minuti a fuoco moderato e con coperchio socchiuso. In un’altra pentola capiente ( per entrambe le cose l’ideale sarebbero le pentole di terracotta) fate scaldare 3-4 cucchiai di olio con gli spicchi di aglio spellati ed interi per qualche minuto. Aggiungete quindi la passata di pomodoro. Quando affioreranno le bolle, riducete la fiamma, aggiungete le erbe, coprite quasi completamente e lasciate cuocere per 30 minuti almeno. Quando i ceci saranno cotti, aggiungetene 7 mestoli nel sugo ( se ne rimarranno altri, conservateli in un vasetto di vetro con la loro acqua di cottura in frigo e si manterranno per diversi giorni) e proseguite la cottura per altri 20 minuti. Regolate di sale. Cuocete quindi la pasta, scolatela al dente, rimettetela nella pentola ed aggiungete 3/4 di sugo. Fate mantecare qualche secondo sul fuoco, spegnete, coprite e lasciate riposare qualche minuto. Gustate con sopra un cucchiaio di sugo, tenuto da parte, del peperoncino fresco o del pepe nero.

Curiosità: Questo piatto fa parte della tradizione dell’intero mio paese. Ogni anno infatti, il 2 aprile, in memoria del Santo Patrono San Francesco di Paola che passò da Maida e nel convento dei frati cappuccini preparava questa pasta per offrirla ai meno abbienti, si svolge la “Cicerata“. Un gruppo ormai consolidato di cuochi volontari prepara centinaia di kg di pasta e ceci, cuocendola in calderoni su fuoco da rami d’ulivo, che, nella tipica baldoria da festa di paese, viene distribuita nei pentolini che ognuno porta da casa per gustarla poi in un’allegra scampagnata in compagnia! Vi lascio qualche foto dell’evento e se sarete dalle mie parti, vi aspetto tutti il prossimo 2 Aprile nel mio paese!

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Alla prossima ricetta,

Alessia! ????

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