Crostata con ripieno morbido di mandorle e cacao: una goduria speciale

alessia aloe

 

Questo crostata è un dolce speciale, più degli altri. Perché oggi è un giorno speciale, più degli altri. Oggi è il compleanno di mia mamma e nonna di Sara e volevamo farle gli auguri in un modo diverso, soprattutto visto che siamo distanti (lei in Calabria e noi a Milano). È un dolce speciale perché la ricetta originale è proprio la sua…da sempre ho in mente il profumo ed il sapore di questa crostata, qualcosa che conquista gola e mente in modo sorprendente. È pensare che quando la preparava mia mamma non era un dolce per cui impazzivo proprio per il suo sapore deciso…però mi è sempre rimasto impresso come un dolce speciale. A distanza di tempo, avendo un bel po’ di mandorle ho pensato di fare proprio questa crostata, ho chiesto la ricetta dell’originale a mia mamma, l’ho ritoccata a modo mio, l’ho preparata e ho pensato che questi sarebbero stati i nostri auguri per il suo compleanno, ed ecco perché questo dolce è ancor più speciale. Tanti auguri di cuore Mamma e Nonna…l’amore che una mamma (e un papà, anche se per la mamma sarà sempre diverso) prova per i suoi figli lo si comprende bene solo quando si diventa a propria volta mamma (e papà)…e adesso so che è qualcosa di talmente grande e profondo che difficilmente si può ricambiare allo stesso modo. Però continuo a provarci lo stesso…voi fate lo stesso con i vostri genitori, mi raccomando!???? Ah, dimenticavo…altro motivo per cui questa crostata è speciale è che Ferdinando, assaggiandola, ha detto scuotendo in alto la mano “mamma mia, è proprio di altissimo livello…cioè ancora più alto di tutti gli altri che prepari”! Beh, devo dire, concedetemi per una volta un po’ di modestia, che è davvero una goduria che si scioglie in bocca e ti fa “meditare” dalla bontà! Allora, vi ho convinto a provarla o devo aggiungere altro?! ????

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro:

Per la base ( sono partita dalla frolla di Marco Bianchi ):

  • 250 g di farina di tipo 2
  • 80 g di zucchero mascobado a velo (frullato io precedentemente)
  • 60 g di olio di semi di girasole o di oliva delicato
  • 50-60 g di bevanda di avena o mandorle al naturale, o acqua
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1/2 cucchiaino di vaniglia di Bourbon in polvere
  • un pizzico di sale

Per la farcia:

  • 280 g di mandorle (le mie erano pelate ma vanno bene anche non pelate)
  • 200 g di bevanda di avena o mandorle al naturale
  • 120 g di zucchero di canna (anche mascobado)
  • 35 g di cacao amaro
  • 30 g di crema di mandorle al naturale (100% mandorle)

Preparazione:

In una ciotola unisci gli ingredienti secchi e mescola per amalgamare. A parte emulsiona i due liquidi e aggiungi poi nella ciotola. Incorpora ed impasta velocemente fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Fai riposare in frigo finché prepari il resto (bastano 10 minuti) in modo da poter stendere più facilmente la sfoglia. Frulla le mandorle finemente, aggiungi la crema di mandorle e frulla ancora un po’ per rendere il composto “pastoso”. Aggiungi gli altri ingredienti e frulla per qualche istante per ottenere una crema densa ed omogenea che rimarrà leggermente “porosa” per via delle mandorle. Accendi il forno a 180° C modalità statico. Stendi 3/4 della frolla in una sfoglia spessa 2-3 mm. Sistema nello stampo, oleato ed infarinato se occorre (io non l’ho fatto perché li stampo che ho usato è forato e con fondo estraibile). Riempi con la crema e completa decorando a piacere con la frolla rimanente, io ho fatto le classiche strisce. Fai cuocere in forno caldo per 50 minuti*. Sforna e lascia raffreddare completamente prima di estrarre dallo stampo e servire.

Consigli:

  • * Controlla la cottura perché potrebbe variare leggermente il tempo in base al forno: la crostata dovrà essere bene ambrata, la crema morbida ma asciutta e in superficie con una crosticina.
  • Si conserva perfettamente, friabile e deliziosa, per 4-5 giorni anche solo coperta da un canovaccio.

Alla prossima ricetta,

Alessia e Sara!

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8 Comments

  • Sara

    27 Gennaio 2018 at 12:39

    wow! che bontà questa crostata! posso chiederti come mai rendi lo zucchero a velo ? migliora la consistenza ?

    1. Alessia

      27 Gennaio 2018 at 12:50

      Ciao Sara! Grazie mille, sono contenta ti piaccia la ricetta. Lo zucchero lo ho polverizzato per farlo assorbire meglio nell’impasto che così risulta più liscio e meglio lavorabile (utilizzando lo zucchero mascomado, si eliminano i granelli più grossi che tendono a non sciogliersi). Se però preferisci un risultato più “rustico” puoi non renderlo a velo ! Fammi sapere se ti piacerà quando la farai!????
      A presto e buona giornata,
      Alessia

      1. Sara

        27 Gennaio 2018 at 12:57

        Grazie per la tua risposta! Sì in effetti quei granellini sono un pò difficili da far sciogliere ben benino! Complimenti ancora bella idea!

        1. Alessia

          27 Gennaio 2018 at 12:58

          Grazie a te!????

  • saltandoinpadella

    26 Novembre 2018 at 17:21

    Tantissimi auguri alla mamma. SOno sicura che sarà felicissima di festeggiare insieme a voi, gustandosi una fetta di questa delizia preparata dalle mani amorevole della sua bimba ????

    1. alessia aloe

      27 Novembre 2018 at 13:39

      Grazie infinite Elena, sei sempre molto cara. Un abbraccio, Alessia e Sara

  • Rossella

    27 Novembre 2018 at 14:17

    Ciao,vorrei provare questa delizia.una domanda:la crema di mandorle si può fare in casa ?grazie
    Rossella

    1. alessia aloe

      27 Novembre 2018 at 14:01

      Ciao Rossella ci fa piacere sapere che la proverai! La crema di mandorle puoi farla in casa se hai un frullatore potente: riduci a farina le mandorle e poi aggiungi un filo di olio di girasole e continua a frullare ad intermittenza finché non otterrai la crema. In alternativa puoi evitare la crema e aggiungere altri 20 g di mandorle e 1 cucchiaio di olio di girasole agli ingredienti della crema. Facci sapere quando la farai e aspettiamo di vedere la tua foto, se la condividi taggaci @dirittoincucina! ????
      Buon pomeriggio,
      Alessia e Sara

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