Dolce Natale: la mia halva

alessia aloe

halva

“Voglio questo dolce!” esclama mio marito mentre io preparo la pappa di Sara…“Che dolce?” gli chiedo, “Halva…è buonissimo…in Russia lo servono con il tè nero forte”, dice lui mentre legge il libro “Foglie di tè” di Elisabetta Lattanzio Illy, ” è facile, ha solo zucchero, acqua e tahina”…ed io “ok, allora lo facciamo come dolce di Natale”! Da li, parte il mio studio per scoprire questo dolce sconosciuto fino a quel momento. Il suo nome significa appunto “dolce”  ed è diffuso nel Medio Oriente e nei Balcani. La versione base è quella che ho fatto io, ma ce ne sono altre aromatizzate con caffè, arancia, vaniglia, o in cui si aggiunge per esempio farina.  Ho letto quindi ricette più varie, ognuna diversa dall’altra e ho visto video ricette, anche queste tutte diverse. E quindi ho capito che avrei dovuto fare una mia versione, prendendo spunto da tutto quello che avevo appreso, e fare dei tentativi. Ecco, quando mio marito ha detto che fosse facile da fare, si sbagliava…questo dolce è come la pasta aglio, olio e peperoncino: sembra facilissima ma quella Buona per davvero richiede un po’ di dedizione. E così, sono arrivata alla versione Buona dell’halva al terzo tentativo, ma ne seguiranno altri perché si può sempre migliorare e perché con questo dolce ci si può sbizzarrire con le varianti. Oltre ad essere davvero una delizia irresistibile, è anche molto nutriente e perciò, se vi sentiste in colpa per la dose di zucchero che mangerete, potrete consolarvi con l’aver mangiato una bomba di calcio e ferro, essendo prevalentemente fatto di tahina (pasta di semi di sesamo che aggiungo anche nelle pappe di Sara): per intenderci, 100g di tahina hanno 3 volte la quantità di calcio di 100 ml di latte e più di 3 volte il contenuto di ferro di 100g di carne di manzo. Potevo farvi quindi un regalo migliore per questo Natale?! Con la mia halva vi auguro un felicissimo Natale pieno di amore e serenità…il mio quest’anno sarà ancora più speciale ed emozionante con la mia piccola principessa Sara ed ovviamente mio marito che è stato “l’ideatore” di questo mio regalo per voi! Buone feste da parte nostra! 

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Ingredienti per uno stampino da muffin:

  • 1/2 tazza di acqua
  • 1 tazza e 1/2 di zucchero di canna fatto a velo
  • 2 tazze di tahina
  • 5 gocce di succo di limone
  • un pizzico di sale
  • qualche pistacchio sgusciato
  • un termometro digitale per alimenti
    N.b. Per questa dose, la mia tazza era di 60 ml.

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Preparazione:

In un pentolino versa zucchero, acqua, limone e sale. Tenendo immerso il termometro, dopo aver raggiunto il bollore, fai cuocere a fuoco medio finché avrà raggiunto 116° C. In un altro pentolino fai scaldare leggermente la tahina, mescolando per non farla bruciare. Lontano dal fuoco, versa la tahina nello sciroppo di zucchero e mescola finché non inizierà a rapprendersi e diventare un po’ grumoso. A questo punto, cospargi il fondo dello stampo con i pistacchi tritati grossolanamente, e versa il composto pressandolo per bene. Riponi in frigo e lascia rapprendere completamente per qualche ora.

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Consigli:

  • Non esagerare a mescolare il composto perché altrimenti “impazzisce” e diventerà farinoso senza rapprendersi;
  • Usa uno stampo in silicone così non dovrai utilizzare pellicola o carta per rivestirlo ed estrarre il dolce facilmente.
  • Gusta con una tazza di tè caldo, preferibilmente nero, e non zuccherato.
  • Conserva in frigo…se ne rimane!

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Alla prossima ricetta,
Alessia e Sara! ????

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